Le Neuroscienze prendono l’Ipnosi sul serio portandola ad essere definita: una diversa forma di coscienza
Ipnosi è sinonimo di intrattenimento da palcoscenico
dove dei volontari dal pubblico vengono portati in trance e viene loro ordinato di fare cose
imbarazzanti.
(Autore: riporto per dovere di imparzialità dell'uso dell'articolo originario questa affermazione che è ridicola, parziale ed incompetente a livello di conoscenza dell'ipnosi)
Ciò lo fa sembrare uno scherzo, ma in effetti l’ipnosi
è un fenomeno reale e si sta dimostrando sempre più utile per gli psicologi e i
neuro scienziati,
consentendo nuove
visioni dei processi mentali e dei disturbi
neurologici che sono inspiegabili
dal punto di vista medico.
Questo secondo David Oakley e Peter Halligan che hanno condotto un autorevole studio, smontando i miti sull’ipnosi, evidenziando i diversi modi in cui le neuroscienze stanno facendo luce sull’ipnosi e i modi in cui l’ipnosi sta aiutando le neuroscienze.
(Autore: mi verrebbe da chiedere: le neuroscienze potrebbero aiutare l’ipnosi?E mi pare proprio di no. Le neuroscienze non sono in grado di acquisire i risultati come tali, hanno bisogno di studiarne le dinamiche per quanto siano già ripetibili. Mi vien veramente da pensare ai neuroni specchio certificati neurologicamente della loro esistenza dopo 40 anni dalla loro scoperta)
Contrariamente al folklore popolare, l’ipnosi non è
una forma di sonno e questo malinteso non è aiutato dal fatto che gli studi
sull’ipnosi tipicamente etichettano la condizione di controllo come “stato di veglia”.
In ogni caso, Oakley e Halligan dicono che nuove
scoperte sulle immagini del cervello
supportano la tesi che l’ipnosi sia una diversa forma di coscienza. Dopo
un’efficace